La creatività non conosce limiti fisici: nel mondo delle professioni creative (ma non solo) trovo che sia un imperativo morale spingersi oltre il confine immaginario tra le nazioni e contaminarsi, confrontarsi, nutrirsi di nuovi stimoli culturali, professionali e umani. È qui che per me giace il valore delle mobilità Erasmus Plus: nell’interazione con le persone, con i luoghi e con il patrimonio intangibile di input, idee, sensazioni, suggestioni che solo il contatto con nuove dimensioni socioculturali può innescare.
Grazie al consorzio ESN ho avuto la possibilità di tornare a Vienna, dov’ero già stata in passato per una Staff Mobility for Training presso l’Università di Arti Applicate “die Angewandte”, questa volta per una Short Mobility promossa dallo studio creativo ALLDSGN, insieme a un piccolo gruppo di studenti e studentesse. L’esperienza si è rivelata estremamente proficua sia per i ruoli che ricopro presso l’Accademia Abadir (Responsabile Comunicazione e Master Program Manager), sia per la mia pratica di professionista freelance nell’ambito della Comunicazione.
L’acqua come risorsa finita, un suo utilizzo consapevole e le design solutions volte ad incentivarlo sono tra i temi annuali della nostra Accademia: la mostra Water Pressure – Designing for the Future al MAK Museum, il museo di Arti Applicate di Vienna, porta avanti gli stessi obiettivi, unendo la creatività di design, arte e architettura ad approcci scientifici per affrontare la sfida globale più importante del nostro tempo: preservare questo bene vitale garantendone una distribuzione equa e sostenibile. Suddivisa in cinque diverse aree tematiche, affronta il legame tra l’acqua, il corpo e gli ecosistemi, mostra soluzioni innovative per la crisi idrica e per l’agricoltura, oltre a offrire racconto sul significato storico e culturale dell’acqua attraverso diverse epoche e culture.
La mostra ha fornito una vasta quantità di stimoli e spunti utili alla ricerca che stiamo portando avanti come scuola.
Adiacente al museo si trova Die Angewandte, l’Università di Arti applicate di Vienna, partner storico della nostra Accademia nell’ambito del Programma Erasmus Plus, con cui abbiamo di recente collaborato nel BIP Bodies of Water. Li ho avuto la possibilità di rinsaldare i rapporti con Doris Grössing-Schima, Exchange Coordinator, che ha guidato il nostro gruppo alla scoperta della scuola e dei suoi spazi didattici, tra cui il laboratorio di Fotografia, all’interno del quale ho potuto confrontarmi con una serie di docenti in vista del lancio del nuovo master di Abadir in Fotografia e Progettazione Editoriale.
Fondamentale anche la visita alla biblioteca della scuola, dove ho potuto visionare e ordinare dei volumi che andranno ad arricchire la nostra neonata biblioteca: DELIDA – Design Library and Digital Archive. La mobilità si è conclusa con due studio visits, una presso Christof Nardin – brand designer, fondatore e direttore creativo di Bueronardin – e una da Tino Valentinitsch – designer multidisciplinare e art director, che mi hanno offerto prospettive stimolanti sulla comunicazione contemporanea e su come affrontare il grande paradigm shift avvenuto in seguito all'avvento pervasivo dell’intelligenza artificiale nei processi creativi.
Questa esperienza a Vienna mi ha permesso di tessere una rete intricata di spunti, ispirazioni, sinergie, dialoghi, contatti, collaborazioni concrete. Ha tradotto, insomma, il principio teorico della contaminazione culturale in alleanze concrete e progetti futuri.
Alessia Amenta - STT dell'Accademia Abadir di Catania
Staff Mobility for Training - luglio 2025
